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La gravidanza è uno dei momenti più belli, misteriosi e angoscianti per una donna. È il periodo in cui si concentrano e si confondono tutte le sfumature emotive dell’animo umano. Un mix di felicità e timore diventa la miscela esplosiva di sorrisi e pianti senza senso, anticipatori di sogni e incubi notturni, e mattutini, che si quietano con la soddisfazione del palato. Durante la gestazione però è importante seguire delle regole alimentari precise, ecco perché bisogna chiarire se è possibile mangiare i formaggi in gravidanza.
L’alimentazione in gravidanza deve essere ricca di tutti i principi nutritivi necessari alla futura mamma e al bebè. Deve essere sicura, in modo da evitare rischi per il feto e la mamma, ma deve essere anche buona e soddisfare i piaceri delle papille gustative. Aspettare un bambino non vuol dire astenersi dai piaceri della vita, ma esaudirli con buon senso.
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Se non ci sono determinate condizioni che vietano in assoluto l’assunzione di alcuni alimenti, in gravidanza è sempre il caso di evitare carni crude o poco cotte, persino il salmone affumicato, insaccati crudi, e soprattutto dolci, in quanto potrebbero causare l’insorgere del diabete gestazionale. Ecco perché è molto importante prestare attenzione all’alimentazione in gravidanza.
Le mamme italiane amano i formaggi!
Siamo italiani, anzi mamme italiane, e amiamo la buona cucina e gli alimenti tipici del nostro meraviglioso paese. I formaggi sono uno dei nostri vanti in tutto il mondo, e li consumiamo quotidianamente in qualsiasi piatto e ricetta sin da quando siamo piccoli.
Ma ora sorge spontanea la domanda: i formaggi si possono mangiare in gravidanza? E se sì, quali formaggi si possono mangiare in gravidanza?
Vediamo assieme alcune ‘regole’ da seguire, per il bene della mamma e del nascituro.
Formaggi in gravidanza: sì a quelli stagionati e freschi
Formaggi stagionati in gravidanza
I formaggi stagionati come il pecorino, in gravidanza sono concessi. I formaggi che richiedono stagionatura contengono infatti meno acqua rispetto a i formaggi molli e, di conseguenza, è più difficile che i batteri riescano a proliferare al loro interno. Il pecorino in gravidanza è perfetto per la sua sapidità e la giusta quantità di sodio, utilissimo per la gestazione. Si può quindi dire lo stesso per il formaggio grana in gravidanza, ricco di proteine e calcio. Idem per il parmigiano in gravidanza, leggermente più grasso ma sempre ricco di macro e micro nutrienti utili al feto.
Formaggi freschi in gravidanza
Anche alcuni formaggi non stagionati sono da considerarsi sicuri se si ha la certezza che siano stati prodotti con latte pastorizzato: le alte temperature della pastorizzazione permettono, infatti, di uccidere tutti i batteri eventualmente presenti anche nei formaggi freschi. Quindi, via libera a ricotta di pecora o ricotta di mucca e mozzarella ( ti consigliamo di assaggiare la nostra mozzarella pugliese davvero squisita). Un altro formaggio tipico pugliese consigliato in gravidanza è la caciotta, anch’esso ammesso perché realizzato con latte intero pastorizzato.
Per fare più chiarezza, vediamo assieme, uno alla volta, i formaggi freschi ammessi e le loro caratteristiche.
Posso mangiare la mozzarella in gravidanza? E la burrata? Scopriamolo insieme.
Mozzarella in gravidanza
La regina dei formaggi è senz’altro ammessa nell’alimentazione di una futura mamma. La mozzarella in gravidanza è infatti uno degli alimenti chiave della dieta: è un formaggio pastorizzato, quindi sicuro per il feto, ed è ricca di calcio e proteine (ben 32gr su 100 gr di prodotto), perfetta per questo motivo per lo sviluppo osseo e muscolare del bambino. E poi, il suo sapore fresco e gradevole è una manna dal cielo per le nausee continue della mamma! Le mozzarelle in gravidanza sono un vero must per le future mamme. Può essere consumata anche la mozzarella di bufala in gravidanza, ma con più moderazione perché è più calorica rispetto a quella vaccina.
Stracciatella e Burrata in gravidanza
Mangiare burrata in gravidanza è concesso, infatti come molti formaggi freschi, sono un sollievo per i ripetuti fastidi a livello gastro esofageo perché senz’altro più digeribili rispetto ad altri formaggi. Anche se è scontato dato che è il cuore della burrata, specifichiamo che anche la stracciatella in gravidanza è permessa.
Attenzione però: per la loro preparazione è indispensabile la panna, ingrediente altamente calorico, ma innocuo se consumato con parsimonia. Assaggia la migliore Burrata online.
Ricotta in gravidanza
Che sia di mucca o di pecora, la ricotta in gravidanza è uno dei formaggi più sicuri e consigliati. Ricca di proteine (ben 28gr per 100gr di prodotto!) e povera di grassi, la ricotta fresca in gravidanza è perfetta per il controllo del peso, essendo un formaggio magro e poco calorico (circa 170 kcal ogni 100gr). È altamente digeribile quindi può aiutare ad alleviare i tipici episodi di reflusso del periodo gestazionale. Inoltre, si presta ad essere utilizzata in diverse ricette, anche dolci: zero sensi di colpa e rischi per il feto (in particolare, il diabete gestazionale). Per lo stesso motivo anche per la crescenza in gravidanza non ci sono problemi, perché è un formaggio fresco, leggero, preparato con latte pastorizzato.
Scamorza in gravidanza
Essendo un formaggio a pasta filata dura preparato con latte pastorizzato, la scamorza in gravidanza è l’ideale per la mamma ed il bimbo. Ricca di calcio e proteine del latte, la scamorza può aiutare nella formazione di ossa e muscoli (assaggia la nostra scamorza pugliese). Ma va consumata con moderazione. Infatti la scamorza è un formaggio piuttosto calorico: come tutti gli alimenti, deve essere consumato nelle giuste quantità. Anche la scamorza affumicata in gravidanza può essere una degna alleata: ha infatti tutte le proprietà della scamorza classica ma con un gusto più deciso. Stesso discorso vale per un altro formaggio simile, la provola affumicata che in gravidanza è permessa: deliziosa sì, ma attenzione alle calorie!
Un po’ di numeri: grassi, calcio e calorie
Se è vero però che alcuni di questi formaggi possono contenere più grassi ed essere più calorici, sono anche ricchissimi di calcio, irrinunciabile per il corretto sviluppo del feto.
Il fabbisogno di calcio, durante la gravidanza e l’allattamento, è di 1550 milligrammi al giorno, che vengono coperti da una tazza di latte (250 grammi), oppure due vasetti di yogurt da 125 grammi uniti, per esempio, a 50 grammi di parmigiano (che corrispondono a 187 calorie).
Mediamente i latticini contengono da un minimo di circa 200 milligrammi di calcio (ricotta) per 100 grammi a un massimo di 1340 (parmigiano). Il latte intero ne contiene 119 milligrammi, lo yogurt intero 111 e forniscono rispettivamente 64 e circa 80 calorie per 100 grammi.
Bisogna infatti tener presente che in gravidanza è consigliabile non introdurre più di 2200 calorie al giorno (soprattutto se si inizia la gravidanza con qualche chiletto in più).
Formaggi vietati in gravidanza
Via libera quindi al formaggio in gravidanza, ma è bene fare attenzione.
Quali sono i formaggi da evitare in gravidanza? Senz’altro, i formaggi non pastorizzati, per i quali viene appunto utilizzato quindi il latte non pastorizzato.
Formaggi non pastorizzati: quali sono
I formaggi non pastorizzati sono i formaggi molli e semimolli maturati con le muffe: il brie, il camembert, il roquefort e così via. Anche il tanto amato gorgonzola in gravidanza è altamente rischioso. Tutti questi formaggi sono preparati con latte non pastorizzato e con l’utilizzo di funghi e muffe che conferiscono il tipico colore verde bluastro. Per tali ragioni, questi formaggi possono essere contaminati dalla Listeria monocytogenes, un batterio che può causare un’intossicazione alimentare particolarmente pericolosa in dolce attesa. Il rischio di contrarre la listeriosi è più alto durante i tre mesi di gravidanza. I sintomi sono simili a quelli dell’influenza: febbre alta e dolori muscolari, in alcuni casi preceduti da disturbi gastrointestinali che, durante la gravidanza, potrebbero manifestarsi in forme più lievi. Se viene contratta quando si aspetta un bambino, la listeriosi può comportare complicazioni molto gravi per il feto, tra cui meningite, setticemia, parto prematuro e perfino aborto.
Gli ingredienti di qualità e l’origine chiara e certificata sono i requisiti indispensabili per una alimentazione corretta e consapevole, soprattutto in gravidanza.
Per questo, sì ai formaggi in gravidanza, ma è sempre buona regola confrontarsi con il proprio ginecologo e un nutrizionista, che possano dare i giusti consigli in base alle esigenze.